29 luglio 2013 – Un big del credito il primo istituto di pagamento con il rating di legalità? Macché. Al momento, tra le società che hanno ottenuto il riconoscimento da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato non c’è nemmeno una banca.
Venerdì scorso le società sono diventate 63 (erano 25 a metà giugno) e, sorpresa, è spuntato un istituto di pagamento, società nate di recente (Bankitalia ne ha autorizzate 56) per sfidare le banche nelle carte di credito e negli altri sistemi di pagamento (Rid, bonifici, bollette bollettini e quant’altro). Delle tre stellette che rappresentano il massimo della legalità, la «Qn Financial Services» del gruppo Qui! Group (quelli dei ticket restaurant) ne ha avuto due, affiancate da un doppio «+». Finora è l’unico tra gli istituti di pagamento ad avere il bollino etico e unico anche nel panorama più ampio dell’intero settore, visto che, appunto, nessuna banca ha il rating di legalità (forse perché non ritengono utile chiederlo).
La capofila Qui! Group aveva già ottenuto il rating di legalità nel maggio scorso (fra le prime cinque aziende in Italia ad a ottenerlo, fra le 60 che lo avevano chiesto) così come un’altra società del Gruppo, Qui Services, che si occupa dello sviluppo delle reti. Sono tre quindi a oggi le società di Qui! Group che hanno ottenuto il riconoscimento.
I nuovi player del settore dei pagamenti (come accade quando aumenta la concorrenza) dovrebbero far scendere i costi, aumentare la qualità dei servizi e ampliare l’offerta per i consumatori finali.
Il loro ruolo è destinato a crescere. Proprio in questi giorni, è al vaglio dell’Unione europea la proposta di fissare un tetto alle commissioni interbancarie con carta, e la revisione di alcuni provvedimenti volti a riequilibrare il mercato dei pagamenti. Certo, forse non usurperà l’oligopolio delle banche nel mondo dei pagamenti, ma in quanto a etica QN ha il monopolio.
A cura di ETicaNews