25 ottobre 2012 – Italcementi mette sul piatto un intervento da 150 milioni nell’ambito del Patto firmato con il ministero dell’Ambiente nel 2009.

L’intervento, presentato ieri a Roma alla presenza del ministro Corrado Clini e del titolare dello Sviluppo economico Corrado Passera, consiste nel revamping della cementeria di Rezzato (Brescia). L’impianto, che risale al 1964, sarà al centro di un rinnovamento tecnologico che dovrà garantire una riduzione dei costi di produzione del 23%, un taglio del consumo di materie prime dell’8% e un abbattimento delle emissioni a regime del 75%. Nel dettaglio, il piano prevede la realizzazione di una nuova linea di cottura, in sostituzione delle due attuali linee di produzione del clinker grigio che saranno definitivamente dismesse. La cementeria rinnovata sarà inaugurata nel 2014, a parità di livelli occupazionali (118 dipendenti tra tecnici e impiegati) e la nuova linea avrà una capacità da i milione di tonnellate/anno. Come detto, l’intervento rientra nel Patto per l’Ambiente che prevede un percorso di investimenti finalizzati al rinnovo dell’apparato industriale, coinvolgendo anche la controllata Italgen con azioni mirate alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

In particolare, Italgen ha realizzato, in un ex sito estrattivo in provincia di Modena, un impianto fotovoltaico da 6 megawatt. Finora, poi, Italcementi ha completato il revamping dell’impianto di Matera (140 milioni di investimento) inaugurato la scorsa estate mentre un altro intervento, che riguarda l’impianto di Monselice (Padova), è tuttora bloccato da una serie di ricorsi. Clini parla di una «best practice italiana nella filiera del cemento» a dimostrazione che «un investimento importante nell’ambiente può avere anche un ritorno economico».

di Carmine Fotina – Il Sole 24 Ore

 

Scarica l’articolo in PDF