13 maggio 2013 – Erano tre amici al bar, anzi a cena a Verona. E quella sera del 2010 hanno immaginato il modo più stravagante e — forse — geniale di produrre energia. Utilizzando il vento creato dal passaggio dei camion in autostrada. Avete presente quel piccolo ciclone che avvertite quando guidate e un Tir vi sorpassa? Quella forza in grado di spostare la nostra automobile è tutta energia sprecata, per ora. Sono passati tre anni esatti, dalla intuizione serale, il primo test ha dato risultati molto positivi e l’Enel giovedì scorso ha deciso di investire 250 mila euro nella Atea, la startup di Giovanni Favalli, Stefano Sciurpa e Gianluca Gennai, con l’ impegno di aggiungerne altri 400 mila fra un anno se le cose dovessero andare bene.
di Riccardo Luna – La Repubblica