20/01/2015 – Le Borse europee accelerano nel pomeriggio in attesa dell’apertura di Wall Street, ieri chiusa per festività.
Parigi e Madrid guadagnano oltre un punto percentuale, Francoforte si muove poco sopra la parità, comunque su livelli da record storico.
Il FtseMib sale dell’1,1%.
A Piazza Affari torna l’ottimismo sulle banche popolari. Il Consiglio dei ministri esaminerà oggi un decreto di legge con misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti. Lo si legge in una nota diramata da Palazzo Chigi. Il decreto è molto atteso in particolare per eventuali nuove norme sulle banche popolari.
Banco Popolare [BAPO.MI] +6%, Popolare dell’Emilia [EMII.MI] +5%, CreditoValtellinese [PCVI.MI] +7,3%, Pop.Milano [PMII.MI] +1%.
Secondo le indiscrezioni, il provvedimento dovrebbe prevedere l’abrogazione del voto capitario nelle banche popolari.
Positive le altre banche, a partire da MontePaschi [BMPS.MI] +3%, Intesa [ISP.MI] +0,7%, Unicredit [CRDI.MI] +1,5%.
Le Borse salgono in Europa nella quarta giornata consecutiva di rialzo, supportata dalla previsione diffusa che dopodomani la Bce vari il Quantitative easing europeo, ovvero un piano di acquisto di vari strumenti finanziari, fra cui titoli di Stato, per 550 miliardi di euro. Gli acquisti saranno pagati con moneta fresca di stampa.
L’allargamento della base monetaria è l’arma su cui Mario Draghi fa affidamento per promuovere la crescita di un’economia europea asfittica e allontanare il pericolo di deflazione. Il piano è fortemente contrastato dalla Germania, soprattutto dalla Bundesbank, ma è da segnalare la dichiarazione di “apertura” di stamattina del ministro delle Finanze, Wolfgang Scheuble: “Se ci sta a cuore l’indipendenza della Bce dobbiamo accettare le sue mosse”.
L’euro è in calo a 1,159 contro il dollaro (1,160 la chiusura di ieri sera).
Il franco svizzero resta vicino alla parità con l’euro (1,01) mentre alla Borsa di Zurigo l’indice Swiss Market segna un progresso dello 0,6%.
Da segnalare il miglioramento delle prospettive dell’economia europea: l’indice Zew sulle aspettative degli investitori è salito a gennaio a 45,2 da 31,8 del mese precedente. E’ forte il miglioramento in Germania, dove l’indice Zew è salito a quota 48,4, il massimo degli ultimi 11 mesi, da 34,9 dello scorso dicembre. Le attese degli economisti indicavano 40.
TelecomItalia [TLIT.MI] avanza dello 0,9%,
Mediaset [MS.MI] sale del 5% dopo l’indiscrezione secondo cui avrebbe alzato i prezzi degli spot pubblicitari.
Accelera Enel [ENEI.MI] +1,5%. Fra le utility, A2A [A2.MI] guadagna il 2%.
Eni [ENI.MI] +0,5% con le quotazioni del Brent poco mosse. Saipem [SPMI.MI] scende dell’1,2%, Tenaris [TENR.MI] +1,8%.
Fra i titoli industriali, Fca [FCHA.MI] sale dell’1,8%, Finmeccanica [SIFI.MI] +0,9%, StM [STM.MI] +1,2%. Pirelli [PECI.MI] e Cnh Industrial [CNHI.MI] guadagnano l’1,3%, Buzzi [BZU.MI] sale del 2%.
Luxottica [LUX.MI] scende dell’1,5% dopo avere annunciato ieri sera i risultati del quarto trimestre 2014, Yoox [YOOX.MI] sale del 3,4%.
Fra le mid cap si mettono in luce Acsm-Agam [ACAG.MI] +4,9%, possibile oggetto di acquisizione da parte di A2A, Astaldi [AST.MI] +4%, Geox [GEO.MI] +4,6%, Saras [SRS.MI] +4,2% e Banca Ifis [IF.MI] +2,4%.
A cura di Websim