29 settembre 2014 – Oggi sono state adottate nuove norme comunitarie per garantire l’aumento dei punti di rifornimento di carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni per il loro design e l’uso, tra cui una spina comune per la ricarica di veicoli elettrici. Gli Stati membri devono stabilire e rendere pubblici i loro obiettivi e presentare i loro quadri politici nazionali entro la fine del 2016.
“I carburanti alternativi sono fondamentali per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, riducendo l’impatto del trasporto sull’ambiente e rafforzare la competitività dell’UE”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Siim Kallas, commissario per i trasporti. “Con queste nuove regole, l’UE fornisce la tanto attesa certezza del diritto alle aziende per avviare gli investimenti e la possibilità di realizzare economie di scala. Gli stati membri dell’UE avevano richiesto flessibilità nello sviluppo delle infrastrutture. Spetta ora a loro sviluppare il quadro normativo nazionale corretto.”
Fino ad ora, i carburanti puliti sono stati penalizzati da tre barriere principali: l’elevato costo dei veicoli, uno scarso livello di diffusione tra i consumatori e la mancanza di punti di ricarica e stazioni di rifornimento. Si tratta di un circolo vizioso. Con la nuova “direttiva per la realizzazione delle infrastruttura dedicate ai carburanti alternativi”, gli Stati membri dovranno fornire un’infrastruttura minima per i carburanti alternativi come l’elettricità, l’idrogeno e il gas naturale, nonché standard comuni a livello UE per le attrezzature necessarie e le informazioni dell’utente. L’accesso al gas naturale liquefatto (GNL) per le chiatte e navi marittime fornirà un’opzione realistica per affrontare le sfide in materia di riduzione delle emissioni, in particolare i limiti di emissione di zolfo più severi nelle zone sensibili.
La direttiva stabilisce un quadro normativo per i seguenti combustibili:
- Elettricità: la direttiva impone agli Stati membri di fissare obiettivi per i punti di ricarica accessibili al pubblico, da costruire entro il 2020, al fine di garantire che i veicoli elettrici possano circolare almeno negli agglomerati urbani e suburbani. Gli obiettivi dovrebbero idealmente prevedere un minimo di un punto di ricarica ogni dieci veicoli elettrici. Inoltre, la direttiva rende obbligatoria l’adozione di una spina comune in tutta l’Unione europea.
- Gas Naturale Liquefatto (GNL): il gas naturale ed il metano offrono oggi una tecnologia ben sviluppata, con prestazioni e costo equivalente alle unità benzina o diesel e con emissioni pulite. L’uso del gas naturale per camion e navi può sostituire il diesel. Per lo sviluppo del GNL per il trasporto su strada, gli Stati membri devono garantire un numero sufficiente di punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni, idealmente ogni 400 km, da costruirsi entro fine 2025.
- Gas naturale compresso (CNG): la direttiva impone agli Stati membri di garantire un numero sufficiente di punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni, per consentire la circolazione di veicoli a metano, sia nelle aree urbane e sub-urbane, nonché sulle reti di trasporto transeuropee (TEN-T), idealmente ogni 150 km, entro la fine del 2025.
- Idrogeno: La direttiva mira a garantire un numero sufficiente di punti di rifornimento accessibili al pubblico, con norme comuni, negli Stati membri che optano per infrastrutture per l’idrogeno, da costruire entro la fine del 2025.