29 aprile 2014 – Piaggio sta pensando di aderire all’iniziativa Climate Change del Carbon Disclosure Project ed è molto attenta alla supply chain, tanto che chiede ai fornitori di aderire alle sue condizioni, tra cui il rispetto del codice etico. Il gruppo di Pontedera si è mostrato disponibile a dare risposte puntuali alle domande poste da Etica Sgr, intervenuta ieri attraverso il vice presidente Sandro Antoniazzi in qualità di socio attivo all’assemblea annuale (vedi la twittercronaca curata da ETicaNews), quinto appuntamento della stagione 2014 di azionariato attivo.
All’ordine del giorno il voto sul bilancio di esercizio 2013 chiuso con una perdita netta di 6,5 milioni di euro, la relazione sulle remunerazioni e l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie. Etica Sgr ha votato a favore dei primi due punti, ma si è astenuta sull’acquisto di azioni proprie.
Per quanto riguarda l’impatto sociale e ambientale, Etica Sgr ha apprezzato l’impegno costante di Piaggio nella rendicontazione di tutti gli aspetti dell’attività di impresa: il bilancio di sostenibilità anche quest’anno ha raggiunto il livello B+ del Global Reporting Initiative.
«In considerazione del significativo impegno del gruppo nella riduzione dell’impatto sull’ambiente dei processi produttivi e nello sviluppo di prodotti a bassa emissione di sostanze inquinanti – ha dichiarato il vice presidente di Etica Sgr Sandro Antoniazzi – chiediamo a Piaggio di aderire all’iniziativa Climate Change del Carbon Disclosure Project e di estendere l’invito ai suoi fornitori. Apprezziamo la rendicontazione sempre più puntuale di Piaggio in merito all’uso di acqua negli stabilimenti – ha proseguito Antoniazzi – ma anche quest’anno richiamiamo la vostra attenzione sul tema del riciclo della stessa, invitandovi a pubblicare i relativi dati per tutti i siti». A queste richieste il gruppo ha espressamente risposto di pensare di aderire al Climate Change, e che riutilizza e ricicla già parte delle risorse idriche.
Vista la dimensione mondiale e la produzione in diversi Paesi emergenti, una particolare attenzione va posta sul tema dei diritti umani. «Vi chiediamo di porre un’attenzione sempre maggiore ai temi legati al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, anche nell’ambito della selezione e del monitoraggio della catena di fornitura – ha detto Antoniazzi – . Vi sproniamo, pertanto, a dotarvi presto di una specifica policy, comprensiva di obiettivi quantitativi, indirizzata a tutte le società appartenenti al gruppo e che tratti di tematiche rilevanti quali il lavoro minorile, il lavoro forzato, pari opportunità, salute e sicurezza e diritti delle popolazioni che vivono nelle zone in cui Piaggio opera».
Piaggio – ha dichiarato il gruppo – rispetta le linee guida Onu in materia di lavoro minorile e che riguardo alla presenza di minori che lavorano e la situazione relativa alla salute e alla sicurezza pubblica report mensili. Il presidente e amministratore delegato Roberto Colaninno ha detto che il trattamento dei lavoratori all’estero si ispira a quello che avviene in Italia e che Piaggio mira a introdurre la nostra cultura del lavoro.
Etica Sgr ha apprezzato il dettaglio fornito riguardo alle ore di sciopero in Italia e ha chiesto precisazioni in merito alle manifestazioni sindacali in India. «Il 2 luglio 2013 – ha risposto Piaggio – abbiamo siglato un accordo sindacale in India e il referendum degli operai lo ha confermato».
Etica Sgr non è stata l’unico socio attivo in assemblea. Un rappresentante di un fondo estero ha ringraziato Colaninno perché ha scelto di non percepire il compenso variabile e gli ha chiesto a quanto ammontasse: fino a un massimo del 30% di 1,25 milioni, ha risposto Colaninno.
In merito a una domanda di un altro piccolo socio sulle pari opportunità, Piaggio ha detto che le applica e che 21% dei dipendenti sono donne, le quali occupano tutti i ruoli.
Fausta Chiesa
A cura di ETicaNews