29 luglio 2013 – «Siamo in linea con quanto richiesto dalla nostra clientela». Queste parole di Mike Clark spiegano al meglio la tendenza a ricercare un posizionamento Sri da parte delle società di gestione globali. Le quali, sempre più spesso, agli investimenti responsabili dedicano vere e proprie divisioni, figure specifiche di coordinamento o iniziative di comunicazione ad hoc. L’americana Russell Investments, quartier generale a Seattle, con 173 miliardi di dollari di asset in gestione e più di 2.500 clienti istituzionali, ha appena creato il Director of Responsible Investment nella figura, appunto, di Clark. Quest’ultimo, dal 1995 in Russell in vari ruoli, ha lasciato l’incarico di responsabile per i Fondi pensione (Pensions Solution Group) per andare a guidare e supportare, da Londra, lo sviluppo delle competenze sugli investimenti responsabili e la promozione delle pratiche di lavoro sostenibili. Perché, come ha detto, «Russel vuole rispondere ai clienti, focalizzandosi sull’integrazione dei concetti Esg nella propria gestione».
Perché accentrare la divisione a Londra e non a New York?
Quando Russell ha fondato il Sustainability Council nel 2009 (in concomitanza con l’adesione all’United Nations Principles for Responsible Investment, Unpri, ndr) e io sono stato nominato Responsabile, abbiamo deciso che una base europea era preferibile considerato il forte interesse in Europa per gli investimenti responsabili.
Cos’è il Sustainability Council?
Il Sustainability Council è un gruppo globale composto da 18 persone in 9 sedi. Il suo scopo è quello di dirigere e supportare le attività di Russell nel campo degli investimenti responsabili o sostenibili e delle pratiche aziendali.
Perché come Director of Responsible Investment è stato scelto un responsabile dei fondi pensione?
Ho guidato il Sustainability Council per tre anni e il nuovo ruolo è la naturale prosecuzione di quanto fatto in passato. Inoltre, ho maturato una profonda esperienza nel campo degli investimenti sul lungo periodo. Collaboro, per esempio, in comitati periodici organizzati tra gli operatori del settore su tematiche relative agli investimenti responsabili. Precedentemente, inoltre, ho collaborato a fondare il primo trust etico inglese.
Nella comunicazione della sua nomina, il gruppo parla anche del suo obiettivo di «promuovere le pratiche di lavoro sostenibili»?
In effetti, in linea con quanto fanno molte società, Russell sta introducendo le pratiche aziendali che siano più sostenibili nel tempo, a cominciare da pratiche un maggior utilizzo del riciclo, un minore uso di carta, il risparmio energetico (edifici efficienti).
Ci sono degli obiettivi in termini di quota di investimenti Sri sul totale?
Il principale obiettivo è una maggiore integrazione Esg nei nostri processi decisionali, secondo un percorso che evolve nel tempo e che dovrà applicarsi alla maggior parte degli investimenti. Questo, in linea con le esigenze della clientela. Nei fatti abbiamo notato negli ultimi due anni un significativo aumento dell’interesse della clientela verso le pratiche Esg.
Quante risorse avrà a disposizione?
Sono i vari componenti del Sustainability Council che lavorano a stretto contatto con i colleghi delle varie sedi per rispondere alle loro esigenze.
A cura di ETicaNews