19 dicembre 2012 – Sostenya, holding nata nel 2011 in seguito alla riorganizzazione aziendale delle società che fanno capo a Pietro Colucci, ha presentato il suo primo bilancio di sostenibilità. Il gruppo, guidato dall’imprenditore napoletano ora trapiantato a Roma, opera nel settore ambientale attraverso Waste Italia e nelle energie rinnovabili attraverso Kinexia, società quotata su Borsa Italiana e tra le poche green di Piazza Affari ad averlo pubblicato. Oltre al fatto di essere tra i pochi ad avere un bilancio di sostenibilità, l’attività di disclosure e di trasparenza di Sostenya, che ha al suo interno una Direzione Corporate Social Responsability con una persona preposta all’attività di Csr, è chiara e articolata, anche se su alcuni punti ci sono alcuni margini per essere ancora più trasparenti.

Il bilancio di sostenibilità – precisa il gruppo – è stato redatto secondo le linee guida internazionali Gri e denota molta trasparenza sui criteri adottati.

CHI SIAMO
Nel capitolo chiamato “Chi siamo” il gruppo, oltre a illustrare la mission, i valori delle società controllate e le attività erogate, delinea la governance, con la struttura del consiglio di amministrazione e i compiti svolti dal Comitato per le remunerazioni, dal Comitato per il controllo interno e dall’Organismo di vigilanza. Per una più completa trasparenza, potrebbe essere utile specificare anche se gli amministratori siedono anche in altri board, così da evidenziare l’esistenza o meno di potenziali conflitti di interesse.

Per quanto riguarda il governo della responsabilità sociale, Sostenya precisa che non sono stati rilevati casi di corruzione che abbiano avvantaggiato il gruppo. Inoltre, dettaglia quanto è stato fatto come dialogo con gli stakeholder (personali, clienti, finanziatori, azionisti, comunità locale, fornitori).

LA PERFORMANCE ECONOMICA
Il bilancio comprende anche una parte dedicata alla performance economica, anche se non si tratta ancora di un bilancio integrato, in quanto – rileva il gruppo – non c’è ancora un benchmark europeo, ma sarà un target di sviluppo per il bilancio 2013 in uscita nel 2014.

I punti che potrebbero essere migliorati nella parte relativa alla trasparenza della performance economica sono due:

1) fornire anche il dato sugli incentivi statali ricevuti per il business delle rinnovabili (nemmeno nei bilanci finanziari c’è una voce separata a riguardo, precisa l’azienda);

2) spiegare il perché, per quanto riguarda Kinexia, il valore aggiunto a favore della comunità locale sia diminuito.

LA PERFORMANCE SOCIALE
Molto chiara la parte in tema di risorse umane, che descrive anche quali sono le modalità di selezione del personale e le politiche retributive, con compensi «al di sopra dei minimi contrattuali e in linea con il mercato del settore». Inoltre, se ancora non si è arrivati ai dipendenti-azionisti, è assicurato, si legge nel bilancio, «il coinvolgimento dei lavoratori nello svolgimento del lavoro, anche prevedendo momenti di partecipazione a discussioni e decisioni funzionali alla realizzazione degli obiettivi aziendali». Il gruppo, in tema di pari opportunità, fa riferimento esplicito al fatto che «evita qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri collaboratori» e in tema di salute e sicurezza precisa di fare riferimenti ai più elevati standard nazionali e internazionali.

Dai dati, emerge che negli ultimi due anni l’organico è stato ampliato. Inoltre, è pubblicata anche una statistica degli infortuni, in base alla quale risulta che «si riscontra un graduale miglioramento, a partire dal 2009 sia dell’indice di frequenza che di gravità».

Per quanto riguarda i fornitori, il gruppo precisa che in linea con i principi di sostenibilità, «le Società di Sostenya cercano di utilizzano ove possibile fornitori green».

LA PERFORMANCE AMBIENTALE
Per quanto attiene alla performance ambientale, il gruppo – essendo attivo proprio nel settore della gestione dei rifiuti e delle rinnovabili – esplicita dati e obiettivi futuri in modo più che esaustivo e trasparente, specificando i sistemi di gestione, della qualità dell’ambiente e della sicurezza e gli indicatori delle prestazioni ambientali.

In appendice, il gruppo segnala che per quanto concerne i contenziosi si rimanda alla lettura dei bilanci al 31/12/2011 delle singole società. Per una maggiore trasparenza, sarebbe preferibile allegare una scheda riassuntiva.

Il gruppo, contattato da ETicaNews, tiene a precisare che “farà tesoro” di eventuali osservazioni provenienti dagli stakeholder, tra cui i media, e che si rende disponibile a prenderle in considerazione nell’ottica di migliorare i prossimi bilanci di sostenibilità, denotando un’apertura significativa nei confronti tutti i portatori di interessi.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews