04/12/2013 – Ore 16:59

Lemanik European Special Situations – Commento mese di Novembre

Novembre ha avuto un andamento in larga parte prevedibile. Dopo la brillantissima performance dei mercati in ottobre era lecito attendersi un qualche consolidamento. In realtà ha chiuso significativamente in rosso il solo mercato azionario italiano (-1,3%) che era stato il grande beneficiario del rush del mese precedente, mentre l’Eurostoxx nel suo insieme ha segnato un progresso di circa lo 0.6% e il Dax, dopo un ottobre relativamente sottoperformante rispetto ai mercati periferici, ha segnato un brillante +4,5%.

All’interno di queste variazioni si è vista molta rotazione tra titoli e settori in funzione prevalentemente dei risultati in uscita nel corso della reporting season che ha occupato la prima metà del mese.

Al solito, stabili i mercati obbligazionari che non han visto progressi se non sul decennale domestico e che ha ben assorbito le nuove emissioni senza tentennamenti se non di brevissimo periodo.

Arrivati a questo punto dell’anno cosa aspettarsi dunque?

Partendo proprio dal fronte obbligazionario, dicembre dovrebbe essere caratterizzato da un maggiore carico di nuove emissioni governative nel “rest of Europe” piuttosto che in Italia, dove il programma è piuttosto scarico, e da un flusso ancora sostenuto di emissioni corporate un po’ in tutta l’eurozona.

Il contesto di riduzione dei tassi che ha avuto nel taglio del tasso ufficiale BCE effettuato nell’ultimo meeting di metà novembre la sua riaffermazione, dovrebbe far sì che non si manifestino particolari tensioni dal lato credito così come non ci sembra che tensioni ci siano nemmeno dal lato corporate.

In novembre abbiamo costruito un corposa posizione “tattica” sul BTP inflazione di nuova emissione che provvederemo a smontare man mano che il prezzo salirà e si proporrà qualche buona opportunità corporate.

Per quanto riguarda il mercati azionari, le attese sono ancora improntate all’ottimismo. Sebbene qualche “intralcio” venga ancora dai risultati aziendali (le stime di utile per azione 2013 sul mercato italiano ad esempio sono scese ancora di 1 punto dopo l’ultima tornata di dati), il forte flusso di liquidità, che proviene dalla ricerca spasmodica di impiego in un contesto in cui le opportunità di acquisto più “ovvie” sono già state tutte percorse, non può che convergere verso il mercato azionario.

Il contesto rimane comunque favorevole anche per i mercati periferici con le revisioni migliorative dei rating su Spagna e Grecia e con qualche timido segnale di ripresa anche in Italia (piuttosto anemica ma aiutata dalla facile comparazione con i brutti dati della fine dello scorso anno).

Nel corso del mese appena concluso la LEMANIK SICAV-EUROPEAN SPECIAL SITUATIONS ha segnato un progresso dello 0,43% (+0.53% sull’indice di riferimento) portando la performance dall’inizio dell’anno al 12,47% (+3.84% verso il benchmark).

di Diego Toffoli

A cura di ETicaNews