22 maggio 2013 – La nostra cultura industriale è giunta a un bivio: in seguito all’esaurimento dei principali combustibili fossili e del petrolio e alle ormai obsolete tecnologie da essi alimentate, la conversione alle rinnovabili sarà tale che ogni cittadino da casa, dall’ufficio o da qualsiasi altro edificio potrà produrre energia da utilizzare in proprio o da condividere con la rete che lo collega a tutto il mondo. Ne va della sopravvivenza della specie umana». Con queste parole di Jeremy Rifkin, uno degli economisti più innovativi degli ultimi decenni, docente all’Università della Pennsylvania e consigliere dell’Unione europea e di vari capi di stato nel mondo, ha introdotto la sua lectio magistralis lo scorso 5 aprile all’Università di Modena e Reggio Emilia, tutta incentrata sulla necessità di rifondare i principi cardine dell’economia mondiale che ci possano traghettare in una nuova era, ovvero quella del capitalismo distribuito, con i paesi europei come capofila.
di Marta Bommezzadri – Green Business