19 giugno 2013 – Ne avrete sentito parlare, ma quanti di voi hanno visto un esempio di applicazione dell’European Transparency Code, il Codice di trasparenza europeo creato da Eurosif per perseguire una maggiore trasparenza e chiarezza nell’attività di rendicontazione delle pratiche di investimento sostenibile e responsabile? ETicaNews ne ha analizzato uno, lo Sri Trasparency Code dell’olandese Ing.
La struttura è quello di un documento da compilare, composto sotto forma di domande, da parte di chi gestisce fondi Sri. Sono presenti sei sezioni. La prima è la “Basic detail”, le informazioni di base: nome e indirizzo della società di gestione e i principi generali Sri applicati, ma soprattutto i nomi dei fondi della casa d’investimento che li seguono. Che non sono ovviamente tutti. Anzi, nel Codice Sri di Ing sono citati tre fondi: Ng Duurzaam Aandelen Fonds (benchmark Msci World DM Index), Ing (L) Invest Sustainable Equity (Msci World Dm Index) e Ing (L) Renta Fund Euro Credit Sustainable (Barclays Capital Euro Aggregate Corporate ex Financials). Segue la sezione che entra nel dettaglio dei principi Sri applicati, chiamata “Esg investment Criteria in Sri fund”. La terza sezione di domande a cui l’asset manager deve rispondere affronta i tecnicismi del processo di analisi di sostenibilità degli investimenti, la cosiddetta “Esg Research Process”. Si passa poi alla parte di implemetazioni dei principi Sri: “Evaluation and implementation”. Non può mancare una sezione sull’azionariato attivo, l’“Engagement approach”, che spiega se e come i gestori della casa d’investimento fanno engagement. Infine vengono proposte le domande per capire la politica di voto nelle assemblee di tutti i fondi della banca che adottano il codice (“Voting Policy”).
Avendo aderito a questo codice, il team Sri di Ing Im preposto implementa concretamente la filosofia Sri nelle gestioni, come indicato nel documento, rispettando i criteri di inclusione e quelli di esclusione (Bic criteria e Exclusionary criteria). C’è comunque un aspetto da considerare. Rispetto all’attività di “engagement”, come verificabile nella sezione cinque del documento, non è adottata una “engagement policy” ufficiale, ma di fatto la stessa è applicata attraverso i meeting con le società e le votazioni durante le assemblee.
Il Codice di Ing è datato giugno 2012, quindi non ha ancora recepito la nuova versione rilasciata a febbraio 2013 da Eurosif. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso: definire un modello chiaro, semplice e confrontabile tale da permettere agli investitori di accedere più facilmente e meglio comprendere le informazioni relative all’approccio Sri adottato da un fondo. Vale la pena ricordare che la nuova versione ha voluto snellire il documento da compilare da parte dei fondi, con un minor numero di sezioni e quesiti. Inoltre, sono state introdotte risposte maggiormente comparabili tra loro attraverso una serie di sotto-domande, tratte dal precedente Manuale d’Uso. Infine è stata posta particolare attenzione ai sistemi di verifica e rendicontazione nei confronti degli investitori finali.
Fabrizio Guidoni
A cura di ETicaNews