15 settembre 2014 – Un altro studio conferma ciò che già altri in passato hanno sostenuto: investire i propri soldi secondo criteri di sostenibilità non rende soltanto un servizio alla società e all’ambiente, ma anche a se stessi visto che le performance finanziarie sono migliori. In genere, si associa agli investimenti Esg il vantaggio di essere più sicuri nel medio e lungo periodo, ora uno studio condotto da New Amsterdam Partner sostiene che si ottenga anche una minore volatilità.
Il report, firmato dagli analisti Indrani De e Michelle Clayman, che hanno analizzato i rendimenti dei titoli azionari quotati negli Stati Uniti negli ultimi sei anni, ha mostrato che eliminare il 10% dei titoli che hanno un rating Esg basso riduce la volatilità del portafoglio.
«Abbiamo riscontrato una forte associazione tra i rating Esg e la performance dei portafogli – scrivono gli autori nello studio – . Chi volesse cercare titoli outperforming potrebbe farlo eliminando quelli che hanno un rating Esg basso. Eliminare le società poco attente ai criteri sociali e ambientali contribuisce anche a ridurre la volatilità del portafoglio».
Per lo studio, gli autori hanno creato 40 portafogli che comprendevano 100 società Usa selezionate a caso. Poi hanno creato altri 40 portafogli, cui hanno tolto il 10% di titoli con l’Esg più bassa, in base al Thomson Reuters Corporate Responsibility Ratings. Poi hanno analizzato che il secondo pacchetto di portafogli ha performato meglio in 5 dei 6 anni (tutti tranne il 2007, quando è cominciata la crisi finanziaria) presi in considerazione.
La correlazione tra rating Esg e portafogli meno rischio è andata crescendo negli anni più recenti, hanno concluso.
A cura di ETicaNews