17 luglio 2014 – Abbiamo appena superato il giro di boa del 2014, anche per quanto riguarda i mercati finanziari. Avrete di sicuro sentito o letto negli ultimi giorni diversi esperti in tema di investimenti obbligazionari, azionari e alternativi discutere il contesto dei fondamentali, le potenzialità di crescita, i rischi macro e presentare le proprie idee di investimento. Magari parlando anche di prospettive di lungo periodo. Ma quanti sono stati così illuminati, e utili, da farlo già in un’ottica di investimenti sostenibili e responsabili? Eppure, anche in questo settore della finanza Sri, quello dell’analisi, qualcosa si sta muovendo. Ne è un esempio Jens Peers.
Chi è? Jens Peers è nome importante della finanza Sri già conosciuto in Italia, sia perché già citato negli articoli di ETicaNews sia per aver partecipato alla Settimana Sri 2013 organizzata dal Forum della Finanza Sostenibile. E’ uno dei maggior esperti in Europa di investimenti azionari sostenibili. Ricopre il ruolo di ”cio Sustainable Equities” ovvero responsabile degli investimenti, in inglese chief investment officer, in titoli sostenibili, per Mirova, la divisione di fondi responsabili di Natixis asset management che rappresenta il secondo più grande gestore di asset Sri con masse pari a quasi quattro miliardi di euro. Ebbene, Peers vede rosa per gli investimenti Sri nei prossimi mesi. Andando avanti nell’anno, il cio di Mirova ritiene che i rendimenti azionari saranno trainati dalla ripresa della crescita degli utili delle aziende, il che dovrebbe creare uno scenario favorevole per le tematiche maggiormente sensibili allo sviluppo mondiale sostenibile sul lungo termine. Quali? Le soluzioni per far fronte all’invecchiamento della popolazione, una migliore gestione delle risorse naturali, tra cui acqua e produzione alimentare, l’efficienza energetica e la produzione di energia a basso contenuto di carbonio.
Ma Peers va oltre, fino a toccare temi delicati per la finanza Sri come quello della bolla dell’energia rinnovabile scoppiata un paio di anni fa. Parlando delle prospettive per le fonti di energia rinnovabile sottolinea come gli investitori abbiano evitato da allora gli investimenti nel settore dell’energia solare o eolica. Attenzione però. Oggi questi investimenti tornano a essere interessanti. Secondo Peers esistono buone opportunità nel settore dell’energia solare. «Il calo dei prezzi per i moduli ha portato ad una situazione in cui sempre più paesi nel mondo raggiungono o sono prossimi alla grid parity senza bisogno di sovvenzioni, il che fa crescere la domanda. Allo stesso tempo, la razionalizzazione dell’approvvigionamento nel corso degli ultimi anni implica la presenza di una maggiore disciplina produttiva, che dovrebbe condurre a margini superiori in questo momento di crescita di volumi», spiega Peers.
Un altro fattore positivo per gli investimenti sostenibili è l’attenzione prestata dalla Cina in questo momento alla gestione dell’inquinamento dei terreni, dell’acqua e dell’aria. «Il tema dell’acqua è anche supportato dal tradizionale sotto investimento nelle infrastrutture a livello globale, ed occorre urgentemente recuperare terreno in tal senso, perfino nei paesi industrializzati» afferma Peers. Il tradizionale sotto investimento nelle infrastrutture è anche un driver importante per la crescita della produzione alimentare (agricoltura) poiché l’urbanizzazione, la crescita della popolazione, la scarsa disponibilità di aree coltivabili e le problematiche legate alla sicurezza alimentare evidenziano la necessità di investimenti nel trasporto e nello stoccaggio alimentare oltre a metodologie di produzione efficienti.
Più in generale, secondo Peers una buona ripresa economica globale, accompagnata da attività di supporto implementate dalle banche centrali, dovrebbe supportare le performance azionarie della seconda metà del 2014. Peers prevede inoltre che le basse valutazioni relative ad altre asset class (prevalentemente obbligazioni) potranno portare ad un crescente appetito per gli investimenti azionari. Molto meglio se Sri, non resta che aggiungere.
Fabrizio Guidoni
A cura di ETicaNews