11 dicembre 2014 – Anche se manca ancora qualche settimana alla fine dell’anno, il 2014 ha mostrato un numero sempre maggiore di azionisti che hanno incorporato considerazioni ambientali, sociali e di governance (Esg) quando hanno votato nelle assemblee delle società. Lo svela un report firmato Heidi Welsh del Sustainable Investment Institute (Si2), ente non profit specializzata nella ricerca in campo Esg che collabora con As You Sow nella pubblicazione Proxy Preview sull’azionariato attivo.
Ovviamente i dati fanno riferimento all’esperienza degli Stati Uniti ma c’è da scommettere che si tratta di una tendenza a livello globale. I numeri della stagione assembleare delle società quotate a stelle e strisce parlano chiaro. La 454 risoluzioni legate a fattori Esg proposte nel 2014 fino a novembre hanno già segnato un vero e proprio record.
Un’attività particolare è stata registrata sul fronte delle problematiche di governance e di trasparenza. Sempre più denaro è stato immesso dalle aziende quotati nel sistema elettorale, alimentando forti dubbi sulla salute della democrazia negli Stati Uniti. A fronte nella continua assenza di una direttiva specifica della Securities and Exchange Commission, la Consob statunitense, sulla disclosure delle spese in politica da parte delle aziende, sono stati gli investitori “etici” e altri azionisti responsabili a reagire proponendo in assemblea un numero record di risoluzioni sul tema. Questa categoria di investitori “sostenibili” è stata aiutata dal Center for Political Accountability arrivando a proporre 49 risoluzioni per chiedere chiarimenti sul tema, una delle quali ha ottenuto la maggioranza. Ma gli esempi non finiscono qui.
Walden Asset Management e American Federation of State, Municipal and County Employees (AFSCME) hanno coordinato altre 49 risoluzioni legate alla richiesta di trasparenza delle società di spese in attività di lobbying. Delle 38 votazioni che ne sono conseguite, tre hanno ottenuto il voto della maggioranza. Non solo. Ben 16 su 22 risoluzioni che hanno guadagnato almeno il 40% dei voti hanno comunque aiutato a dare un indirizzo alle spese in attività di lobbying e politiche.
Un altro stimolo all’attività di azionariato attivo nell’Esg è arrivato dalle tematiche ambientali, argomento che ha ricevuto molti stimoli da As You Sow che ha indirizzato le aziende ad affrontare il problema del cambiamento climatico. Il risultato è stato un balzo di 29 nuove risoluzioni rispetto al 2013 arrivando a quota 72, con una particolare attenzione a Exxon Mobil.
Anche i diritti umani hanno alimentato le richieste di miglioramenti da parte degli azionisti più responsabili, con 14 mozioni messe al voto su come le società gestiscono le questioni sociali. Altre cinque risoluzioni, proposte da investitori iscritti all’Interfaith Center on Corporate Responsibility (ICCR, per approfondimenti leggere Iccr, l’università dell’azionariato attivo).
A cura di ETicaNews