ore 17.21
Eni [ENI.MI] riduce i guadagni della mattinata che avevano spinto la quotazione oltre i 15 euro e nelle battute finali passa di mano a 14,58 euro.
Resta comunque una delle migliori blue chip di Piazza Affari.
Gli analisti hanno reagito in maniera contrastata all’annuncio dell’importante scoperta fatta dal gruppo nel Mar Mediterraneo. Probabilmente, sulle prospettive del titolo prevalgono i timori di una ulteriore discesa dei prezzi del petrolio.
Stamattina Mediobanca ha confermato il giudizio Neutrale con target 16,90 euro.
Per Raymond Jamese Eni è Outperform, non più con target a 18 euro bensì a 16,50 euro.
Agli estremi opposti si ritrovano Oddo con un Reduce (target 15,50 euro) e Banca Akros con un Buy (target 20 euro).
Il gruppo ha scoperto presso il prospetto esplorativo denominato Zohr (situato a 1.450 metri di profondità nel blocco Shorouk) un giacimento “supergiant” di gas naturale che presenta un potenziale di risorse fino a 850 miliardi di metri cubi di gas (5,5 miliardi di barili di olio equivalente) e un’estensione di circa 100 chilometri quadrati.
Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel mar Mediterraneo e può diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale.
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L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi si è
recato nelle scorse ore al Cairo per aggiornare il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, su questo importante successo, e per parlare della nuova scoperta con il primo ministro del paese, Ibrahim Mahlab, e con il ministro del Petrolio e delle Risorse Minerarie, Sherif Ismail.
“E’ un giorno davvero importante per la nostra società e le persone di Eni” afferma Descalzi.
Grazie al rimbalzo di giovedì/venerdì (+7%) la performance di Eni da inizio anno è tornata positiva di un punto percentuale sulla chiusura di venerdì.
A cura di WebSim